Birra Savuco
Birra Savuco è un’anima che evolve.
Una belgian ale che fa un importante viaggio all’interno di una botte che ha ospitato il Vigna Savuco dell’Azienda Agricola Serracavallo. Barrique le cui doghe hanno avuto modo, in 36 mesi, di respirare e diventare intimo complice del vino da uve Magliocco, vitigno principe della provincia di Cosenza. Nato nel 2005, il Vigna Savuco prende il nome da una pianta, il sambuco, che domina il vigneto da cui vengono raccolte le sue uve.
Era quindi naturale dare alla birra un nome che omaggiasse questo importante e imponente vino e che raccontasse la complicità fra i due prodotti.
La Birra Savuco matura almeno 4 mesi in queste botti assorbendone tutta la loro esperienza triennale.
È dai periodici assaggi dalla botte che il nostro birraio Giuseppe capisce il momento giusto per imbottigliare.
Sono la storia ed il carattere di ogni botte che rendono ancora più interessante questo percorso.
Una birra molto versatile a tavola. Antipasti di terra, primi strutturati, carni rosse al forno o alla brace, formaggi stagionati. Ma anche dolci al cioccolato, come il tartufo di Pizzo ad esempio. Infine accompagna egregiamente un buon sigaro.
“Complessa, fruttata, tostata. L’assoluta eleganza al naso diventa complessità in bocca, con sentori, tra gli altri, di albicocca disidrata e note di bourbon. Un capolavoro da meditazione”
[Guida alla Birre d’Italia 2023, Slow Food Editore – Premiata come Etichetta Imperddibile]
“Colore ‘bruin’, marrone scuro con riflessi corniola molto accesi; limpidissima. Schiuma beige mediamente persistente, di buona finezza. Al naso giungono netti aromi di nocciole e prugne secche, tostatura e legno di quercia, uva passa sotto spirito e marron glacé. Col passare del tempo, e a temperature di servizio maggiori, compaiono gradevoli sensazioni vinose ben amalgamate a toni di sciroppo d’acero. In bocca le bollicine sono delicate, morbide, con un attacco leggermente dolce. L’amaro è sempre tenue, prevalentemente a carico dei malti. Sul finale una leggerissima acidità aiuta a riequilibrare perfettamente il palato. Nel retrolfatto resta una scia di frutta secca a guscio.”
[Birre e bracieri, di Riccardo Antonelli, da Vitae n. 16 (rivista nazionale dell’Associazione Italiana Sommerlier) – Birra abbinata ad un sigaro Ambasciator Italico – Superiore del Moderno Opificio del Sigaro Italiano]